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PedalAlzheimerfest 2019

2 giorni, 8 tappe, un mondo di idee e di colori per unire Levico e Treviso

“Pedalalzheimerfest” è un viaggio in bicicletta volto alla sensibilizzazione in un clima conviviale, dove il cicloturismo funge da filo conduttore tra le tappe previste, all’interno delle quali momenti di ristoro vengono alternati ad altri di divulgazione ed approfondimento riguardo l'Alzheimer e le altre forme di demenza.

Venerdì 13 settembre dal bicigrill di Levico Terme ha preso il via la carovana colorata di “Pedalalzheimerfest 2019”, una pedalata aperta a tutti diretta a Sant’Artemio nei pressi di Treviso, dove dal 13 al 15 settembre si è tenuta l’Alzheimer Fest di quest’anno.

“Pedalalzheimerfest” è un’iniziativa volta alla sensibilizzazione in un clima conviviale, dove il cicloturismo funge da filo conduttore tra le otto tappe previste, all’interno delle quali momenti di ristoro vengono alternati ad altri di divulgazione ed approfondimento. 

L’idea nasce dalle organizzazioni trentine che hanno promosso e preso parte al percorso di avvicinamento che ogni anno precede l’Alzheimer Fest, che nel 2018 è stata organizzata proprio a Levico Terme. In particolare, dal 6 al 15 giugno 2019, in Valsugana si è svolta una rassegna di eventi ed iniziative intitolata “In viaggio con l’Alzheimer Fest”, con lo scopo di rendere partecipe la cittadinanza delle problematiche sanitarie, sociali e culturali che le famiglie devono affrontare quando un loro caro viene colpito dall'Alzheimer o da altre forme di demenza. Da qui l’idea di stabilire una connessione tra Levico e Treviso, semplicemente, pedalando.

140 km distribuiti tra il 13 ed il 14 settembre, un percorso articolato lungo la ciclabile del Brenta, per proseguire sul versante veneto tramite ciclovie, strade secondarie, argini sterrati e la ciclabile dell’Ostiglia fino a Treviso. I partecipanti hanno costituito fin da subito un gruppo numeroso ed eterogeneo: famiglie, bambini, rappresentanti della Provincia di Trento - tra cui l’assessora alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana - utenti e responsabili delle strutture per Anziani hanno preso parte all’iniziativa. Alcuni solo per una tappa, altri per tutto il tragitto, ognuno ugualmente desideroso di partecipare in base alle proprie possibilità. La pedalata è stata pensata come un’esperienza alla portata di tutti. Per compiere il tragitto, infatti, sono state messe a disposizione anche due bici concepite in maniera tale da permettere anche a persone con difficoltà motoria di partecipare. Le persone che hanno deciso di prendere parte al viaggio a bordo di una di queste particolari biciclette, hanno potuto scegliere tra due differenti mezzi: "Veloplus", una bici attrezzata con una pedana sopra la quale è possibile caricare un passeggero in sedia a rotelle; e “Fun2go”, un tandem particolare composto da due sedute poste una di fianco all’altra, dove uno dei due ha la possibilità di scegliere se e quanto contribuire attivamente alla pedalata. Entrambe le biciclette sono dotate di motore elettrico per la pedalata assistita, in modo tale da garantire di proseguire lungo il tragitto senza affaticarsi troppo ed in totale sicurezza. Questi innovativi mezzi di trasporto sono stati messi a disposizione gratuitamente dai ragazzi di “Sunny Disposition” Mattia Bonanome ed Andrea Tomasoni. Andrea ha inoltre partecipato in prima persona alla pedalata da Levico fino a Treviso, accompagnando da una tappa all’altra i partecipanti in carrozzina a bordo di “Veloplus”.

La disponibilità dimostrata dalle strutture di accoglienza per anziani venete e trentine è stata determinante per la riuscita di “Pedalalzheimerfest 2019”. I direttori ed i coordinatori si sono resi disponibili ad ospitare le tappe ristoro con diverse iniziative mirate all’informazione ed alla sensibilizzazione nei confronti di una patologia come l’Alzheimer. Un grande grazie quindi alla APSP “S. Lorenzo e S. Maria” di Borgo Valsugana ed alla sua direttrice Annagloria Corradini ed alla “Casa di soggiorno Suor Filippina” di Grigno con il presidente Daniele Stefani ed il direttore Claudio Dalla Palma. Sul versante Veneto invece, ad attendere la carovana di “Pedalalzheimerfest” c’era la “Casa di riposo ISAAC - Istituto servizi assistenziali” di Bassano, il “Centro residenziale Giovanni Botton” di Carmignano di Brenta con la direttrice Paola Merlin ed il direttore generale di OIC (Fondazione Immacolata Concezione) Onlus Fabio Toso e per finire il CSA (Centro Servizi per Anziani) “A. Moretti Bonora”.

Un ringraziamento particolare va a Qu.Be. srl (marchio Qualità e Benessere), che ha curato i contatti con le case di cura e l’organizzazione del tratto di percorso in Veneto. Grazie anche al Club ciclistico di Borgo Valsugana, capitanato dal ciclista professionista Matteo Trentin (la cui nonna attualmente risiede all’interno della APSP di Borgo Valsugana), che ha inoltre omaggiato tutti i partecipanti di un body da cronometro, al gruppo di cicloamatori della FIAB di Bassano ed alla polizia municipale di Carmignano di Brenta per essersi uniti alla carovana in diversi punti lungo il tragitto.

“Pedalalzheimer 2019” si è conclusa con successo sabato 14 settembre a Sant’Artemio, nel Parco dello Storga vicino Treviso, l’arrivo dell’allegro gruppo di ciclisti è stato sugellato con una maglietta rosa donata dall’organizzazione dell’Alzheimerfest. Una carovana variegata, ricca di sfumature, curiosità, colori e suoni di mille origini diverse è giunta a destinazione, dove ha potuto mischiarsi a tutti coloro che pensano, amano e soffrono attorno alle persone affette da disturbi della cognitività, ritrovandosi in un’atmosfera dominata dalla gioia dello stare insieme.

 

L’esperienza:

Teresa è una bella signora con più di novanta primavere alle spalle residente presso l’APSP “S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia” di Borgo Valsugana. Quando le viene proposto di salire a bordo di “Fun2Go” (il tandem pensato per essere utilizzato anche da persone con difficoltà motorie) assieme ad uno degli accompagnatori, accetta senza troppi tentennamenti, unendosi così alla carovana e percorrendo la seconda tappa del percorso da Borgo Valsugana a Grigno.

Quando le viene chiesto di esprimere un parere riguardo l’esperienza vissuta, lei risponde: “Non ero mai stata sulla pista ciclabile che costeggia il Brenta, mi sono divertita molto. Alla mia età non ho molte possibilità di uscire fuori dalla struttura dove vivo ora, è stata davvero una bella esperienza. Quando ero giovane utilizzavo la bicicletta per andare al lavoro tutti i giorni, ora invece non ci andavo da un bel pò! Non avevo mai visto una bicicletta simile a questa, ero proprio curiosa di provarla. D’altronde...nella vita si è sempre in tempo per imparare cose nuove!”

Data dell'avviso
13/09/2019
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Pubblicato il: Venerdì, 13 Settembre 2019 - Ultima modifica: Lunedì, 24 Maggio 2021

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